Il Gruppo Appartamento “Terra Nuova” si propone quale luogo di accoglienza temporanea a carattere residenziale, per gestanti e madri con figli che si trovano in situazioni di disagio personale famigliare, sociale, curandone le attività psico-attitudinali volte allo sviluppo dell’autonomia individuale con particolare attenzione ad una osservazione e accompagnamento delle funzioni genitoriali. Si ipotizza che il percorso mamma-bambino possa avere una durata di 12 mesi in accordo con la progettazione dei Servizi Sociali invianti.
Si accede all’ospitalità su richiesta inoltrata dai Servizi Sociali, Consorzi, Associazioni. La richiesta deve pervenire attraverso una relazione sulla situazione del nucleo e sulle motivazioni che sono alla base dell’invio.
Casa Mimosa
Accanto al Gruppo Appartamento “Terra Nuova” all’interno del giardino, vi sono due appartamenti di semi-autonomia (progetto Casa Mimosa) in cui vengono accolti due nuclei famigliari. Il percorso prevede che abbiano effettuato e portato a termine un progetto di comunità o in gruppo appartamento, ma che debbano ancora sperimentarsi in una loro autonomia completa, con un supporto ed accompagnamento educativo da definirsi con il Servizio Sociale inviante.
La maggior parte delle donne rimane nella nostra struttura fino all’individuazione di una ubicazione abitativa fornita dal Comune di Torino.
Sportello Faà di Bruno
Nell’anno 2015 si è aperto lo “sportello donna Faà di Bruno”, una finestra sulla strada per identificare i bisogni sempre più crescenti che le donne italiane e migranti si trovano ad affrontare in questo momento storico sociale.
Attività svolta in collaborazione con i volontari.
Si accolgono le donne fornendo un ascolto ed un sostegno ad orientarsi nella rete cittadina, vedi ricerca casa, lavoro, accompagnamento sanitario, contemporaneamente si fornisce un pacco spesa ed abbigliamento con una attenzione particolare alle donne che hanno figli.
L’accesso avviene attraverso un primo colloquio di raccolta dati e documenti, e successivamente una volta al mese circa, con valutazione da parte degli educatori della situazione di gravità.